Può esistere una città in cui circolano solamente vetture elettriche e si parcheggia nel paese accanto? L’incredibile storia del paese di Zermatt.
Una città in cui il rumore del traffico non esiste e le uniche vetture che circolano su strada sono elettriche? sembra la premessa di un romanzo di fantasia teso a raccontare l’utopia a cui mira la transizione ecologica che stiamo vivendo, ma invece è realtà. Ed è una realtà che esiste da oltre trent’anni.
Questo infatti è quanto accade nella cittadina di Zermatt, una storia che anche nel nostro paese è diventata famosa al blog di Paolo Attivissimo, noto debunker nostrano, che ha deciso di riportare alcuni estratti del viaggio che un giornalista di nome Tom Scott ha fatto in questo paese così fuori dal comune.
La storia Zermatt è infatti fuori dagli schemi in tutto e per tutto, e infatti impossibile da replicare. Basti solo pensare che il grande parcheggio, dove spesso i residenti lasciano le loro vetture, è stato affidato in concessione a un paese lì vicino, in modo che la città avesse al suo interno meno veicoli possibili.
Anche il motivo per cui son diventati così famosi da indurre il giornalista a realizzare un reportage su di loro, ovvero il fatto che parliamo di un paese in cui circolano esclusivamente auto elettriche, nasce da una serie di coincidenze storiche impossibili da replicare in altri luoghi.
Una delle cose che Tom Scott ha raccontato dopo questo viaggio, in cui ha incontrato anche le istituzioni politiche del paese, è che ci troviamo di fronte a una realtà che sembra distintissima dal capitalismo iperconsumistico a cui siamo abituati.
Lì ad esempio comprare un auto elettrica è un acquisto molto più costoso dei prezzi a cui possiamo ad esempio accedere nel vecchio continente, ma al contempo bisogna anche considerare che a Zermatt la durata media di un veicolo va dai 30 ai 50 anni.
Un arco di tempo impensabile per noi europei, che in media siamo costretti a cambiare una macchina dopo circa vent’anni.
Come racconta lo stesso Scott, c’è poi un’altra caratteristica di questa cittadina che lo ha particolarmente affascinato: “Mi ci è voluto un po’ per accorgermi di una cosa mentre passeggiavo per Zermatt. In ogni città, in ogni cittadina, c’è un brontolio sordo e costante di traffico che proviene da qualche parte, magari in lontananza. Qui semplicemente non c’è”.