I cittadini sembrano proprio stufi dell’abuso degli autovelox sulle strade e le rivolte sembrano aver ormai preso una brutta piega.
La questione dei dispositivi per il rilevamento della velocità è ormai diventata al polemica più in voga dell’ultimo periodo. Il problema che riguarda gli autovelox e il loro utilizzo spregiudicato da parte di Comuni e del Governo in generale lascia i cittadini scontenti e amareggiati alla fine di ogni viaggio, quando si ritrovano multe stratosferiche da pagare.
Già da un po’ di tempo, Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, si è apertamente schierato dalla parte dei cittadini, promettendo loro una riforma che limiti l’abuso di questi dispositivi da parte dei Comuni solo per rimpinguare le casse vuote a discapito di turisti e avventori occasionali della zona.
Promessa che però ancora non ha avuto un reale riscontro nella pratica: sono centinaia gli autovelox sulle strade italiane che sono diventati l’incubo degli automobilisti in viaggio. I Comuni ne inseriscono davvero tantissimi e a breve distanza tra loro.
Viene da chiedersi se questi dispositivi servano davvero per la sicurezza sulle strade o se siano una scappatoia efficace delle istituzioni per far entrare più denaro nelle casse cittadine, con un utilizzo scorretto e spregiudicato degli autovelox. Ma i cittadini non ci stanno più ed è iniziata una vera e propria vendetta privata contro i dispositivi. Ecco cosa sta succedendo.
Recentemente è saltato all’occhio dei giornali una notizia che fa davvero scalpore: un autovelox è stato distrutto in un Comune italiano da un ignoto cittadino che, stufo dell’abuso di potere che deriva da questi dispositivi, ha ben pensato di farsi giustizia privata distruggendo l’autovelox. Viene definito dai giornali come il “Zorro degli autovelox“, un giustiziere privato che però incarna gli ideali e il malcontento generale scatenato da questi dispositivi.
L’uomo, cittadino probabilmente della provincia di Ferrara, già nel maggio scorso aveva distrutto l’autovelox che si trovava sulla strada statale ss16, nel tratto di percorrenza che va da Bosaro a Ferrara. Il mese scorso ha invece devastato l’autovelox di Giaciano con Baruchella (RO) e solo negli ultimi giorni è stato distrutto quello di Mazzano Destro, sulla strada provinciale di 46.
L’ultimo attentato agli autovelox di questo Zorro stravagante è avvenuta proprio in questi giorni nella provincia di Polesine, una zona che negli ultimi tempi stava ricevendo una quantità di ricorsi alla Procura per le ben 24.000 contravvenzioni segnalate dai tanti autovelox della strada. La provincia è quindi diventata molto nota anche per i sabotaggi a questi dispositivi, sempre a opera di sconosciuti che li devastano senza essere ripresi dalle telecamere. L’ultimo è stato addirittura dato alle fiamme.
La cosa più pericolosa sta nel fatto che questi atti sembra stiano trovando un appoggio concreto attraverso i social, con utenti che sembrano disposti ad aiutare questo Zorro degli autovelox a compiere la sua giustizia personale. Se il fenomeno dovesse dilagare, il Governo avrebbe un vero e proprio problema di anarchia e la questione potrebbe sfuggire dal controllo delle Forze dell’Ordine.