Auto elettrica, come fare a sfruttare al massimo la sua autonomia? | Ecco il trucco di chi ci viaggia in autostrada
Se dobbiamo fare un lungo viaggio, meglio pianificare le soste di ricarica con anticipo, e scegliere l’itinerario con il percorso meno impegnativo. Optiamo per ricaricare alla potenza più bassa possibile
In tempi di partenze pre vacanziere, qualcuno di noi ha scelto di affrontare il viaggio su un’auto elettrica, e magari è la prima volta che si imbatte in questa esperienza.
Come abbiamo avuto modo di osservare, anche il prezzo per fare un pieno di elettroni alla colonnina si è molto alzato in questo periodo.
E, cosa ancora più complicata per chi possiede un veicolo elettrico, è che fino al momento in cui non si finisce la ricarica, praticamente non si può sapere quanto si arriverà a spendere.
Oltre a questo piccolo ma significativo dettaglio, molti di noi saranno curiosi di sapere come sia possibile sfruttare al massimo le doti della nostra batteria per percorrere più chilometri possibili, soprattutto in tempi di viaggi in autostrada.
Il motore elettrico funziona al contrario di quello a combustione
Come aumentare dunque l’autonomia di un’auto elettrica? È una domanda ricorrente per chi ha già fatto il salto verso la mobilità elettrica e sta pensando di affrontare soprattutto lunghi viaggi. Prendiamo come punto di riferimento per fare le dovute proporzioni un’auto con una batteria da 77 kWh, per un’autonomia dichiarata nel ciclo WLTP è di 519 chilometri. Sembrerebbe una cifra considerevole, la quale permetterebbe, ad esempio, di viaggiare da Milano a Roma con una sola sosta per la ricarica.
A questo nostro calcolo che servirà poi per spiegare come ottimizzare l’autonomia, manca ancora un dato importante: ossia il consumo medio che prendiamo come riferimento: in questo caso 17 kWh. Fatte queste dovute premesse, ne dobbiamo fare ancora un’altra che ci servirà per capire qualche altro dettaglio molto importante: teniamo presente che il motore di un’auto elettrica funziona in modo opposto a quello a combustione. Un’auto a benzina o diesel, ad esempio, consumerà più carburante in città che in autostrada, dove l’accelerazione è costante e con marce basse, e il motore lavora a bassi regimi raggiungendo la sua efficienza ottimale.
Come fare ad aumentare l’autonomia?
Le auto elettriche, invece, non avendo il cambio, consumano solo in base a quanto si schiaccia sull’acceleratore. Ora, dal momento che in città acceleriamo meno e, soprattutto, teniamo meno premuto l’acceleratore, spenderemo meno. Inoltre, in città recuperiamo costantemente energia attraverso la frenata che viene riutilizzata per aumentare l’autonomia, motivo per cui tutte le auto elettriche hanno un’autonomia urbana omologata nettamente superiore alla media. E quando si toglie il piede dall’acceleratore senza usare il freno, le auto elettriche vanno a ruota libera e non perdono velocità, come succede in quelle termiche.
Soprattutto se molto aerodinamiche e con pneumatici a bassissima resistenza al rotolamento, le auto elettriche, mantengono la velocità con un’accelerazione davvero minima, che è ciò che fa la differenza. Un altro buon consiglio è quello di ridurre leggermente la velocità in salita e aumentarla in discesa per compensare (anche qui il ragionamento è un po’ il contrario di quello che vale per l’auto termica). È fondamentale poi imparare a utilizzare in modo intelligente il cruise control su un’auto elettrica, perché non sempre consente di risparmiare, anzi, in certi casi potrebbe peggiorare le cose. Il cruise control infatti tende a recuperare il più rapidamente possibile la velocità impostata e a mantenerla. Questo significa che se ci troviamo ad affrontare un tratto leggermente in salita, l’auto consumerà di più perché salirà alla velocità impostata. Quando si guida un veicolo elettrico bisogna cercare di sfruttare tutti i trucchi possibili e immaginabili per risparmiare, ma quello fondamentale è guidare sempre in modo fluido. Accelerazioni e frenate improvvise non ci aiutano affatto, le prime perché sprecano molta elettricità, le seconde perché non recuperano energia.