Per Stellantis l’Ibrido può diventare Bio, presentata al polo automobilistico di Betim (Brasile) la soluzione “Bio-Hybrid” per elettrificare gli attuali motori a benzina e/o etanolo.
Nel 2035 l’Europa vuole dire addio a diesel e benzina ma la questione dei biocarburanti è ancora tutta da discutere. L’obiettivo del “100% elettrico” sta rivoluzionando il mercato dell’auto in ogni parte del mondo ma ogni paese rappresenta un contesto a sé, con regole e vincoli molto diversi.
Italia e Germania, ad esempio, hanno recentemente messo in discussione lo stop ai carburanti sintetici nel 2035 per mantenere in vita il motore tradizionale anche dopo tale data. Lo scontro con Bruxelles riguarda anche i biocarburanti.
L’obiettivo comune di riduzione delle emissioni di CO2, inoltre, non è stato fissato ovunque con stessi valori e stesse scadenze per cui il mercato si diversifica di conseguenza.
In sudamerica, il piano Rota 2030 del Governo brasiliano sulla mobilità sostenibile ha stimolato tutti i costruttori a produrre modelli di auto conformi alle nuove regole. Vediamo qual è stata la risposta di Stellantis, leader nel mercato dell’auto sudamericano, al piano del Brasile.
Sono tre le piattaforme sviluppate dal Tech Center Stellantis per il Sudamerica. La Bio-Hybrid, ottime prestazioni e ridotti consumi con potenza fino a 3 kW, presenta un innovativo dispositivo elettrico multifunzione in grado di sostituire l’alternatore e il motorino di avviamento generando coppia aggiuntiva per il motore endotermico ed energia per una piccola batteria da 12 volt agli ioni di litio. Nella Bio-Hybrid e-DCT un primo motore elettrico sostituisce alternatore e motorino di avviamento, un secondo motore (sempre elettrico ma più grande) è accoppiato alla trasmissione; entrambe alimentano una batteria da 48 volt. Nella piattaforma Bio-Hybrid Plug-in, infine, il sistema di frenata rigenerativa e il motore termico ricaricano un accumulatore (ricaricabile anche tramite colonnine o wallbox) che alimenta direttamente il motore elettrico responsabile della trazione del veicolo.
Il progetto delle tre piattaforme, a cui hanno partecipato fornitori, ricercatori e altri partner di Stellantis attraverso la piattaforma collaborativa “Bio-Electro”, è sempre basato sulla tecnologia Flex in grado di alimentare i classici motori endotermici anche con biocarburanti.
Antonio Filosa, presidente di Stellantis per il Sudamerica, ha spiegato che “il Bio-Hybrid si inserisce nel percorso tecnologico di mobilità accessibile e sostenibile adottato da Stellantis. Vogliamo valorizzare le virtù dell’etanolo come combustibile rinnovabile, il cui ciclo produttivo assorbe la maggior parte delle sue emissioni, combinando la propulsione basata sui biocarburanti con i sistemi elettrici” e che “il Bio-Hybrid è una tecnologia di decarbonizzazione della mobilità che privilegia le caratteristiche e le risorse del Brasile, come l’etanolo e l’elettricità pulita.”
Stellantis promette prezzi accessibili e lo sviluppo di tecnologie e componenti direttamente in Brasile. Auspica inoltre una drastica riduzione delle emissioni di CO2 nel paese sudamericano proprio grazie all’elettrificazione dei motori a biocarburante (che alimentano già l’80% delle auto brasiliane grazie alla tecnologia Flex Fuel).