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Auto elettriche: anche la Francia non ci sta | Clamoroso dietrofront

Problemi con la ricarica dell’auto elettrica – autoruote4x4.com (foto iStock)

In Olanda e in Francia più della metà dei possessori di auto elettriche si pente dell’acquisto fatto e tornerebbe ai motori endotermici.

Secondo il sondaggio realizzato dalla startup danese Monte, società che dal 2023 gestisce colonnine di ricarica in Francia, il 54% dei francesi possessori di auto elettriche non rifarebbe lo stesso acquisto e tornerebbe volentieri alle tradizionali autovetture con motore termico.

Lo studio, pubblicato da YouGov, conferma in Francia quanto emerso in Olanda dove gli utilizzatori di auto a zero emissioni non sembrano molto soddisfatti. Circa il 25% di chi ha noleggiato un veicolo elettrico dice che sceglierà l’ibrido per la sua nuova auto, un altro 24% sceglierà la benzina e l’8% il diesel, per un totale di insoddisfatti pari al 57%.

Lo scetticismo sulla mobilità elettrica è molto diffuso nei paesi europei, il mercato dei veicoli elettrici stenta a decollare e la rivoluzione verde che dovrebbe realizzarsi ufficialmente dal 2035 (quando benzina e diesel verranno definitivamente bannati) rischia di trovare contrariato chi non ha avuto buone esperienze con gli EV.

Tra gli aspetti che frenano maggiormente gli automobilisti europei nel percorso verso il “100% elettrico” il nebbioso strato informativo che avvolge il mondo delle ricariche.

I fattori più critici

Gli automobilisti denunciano principalmente l’assenza di trasparenza nelle informazioni riguardo i punti di ricarica. L’informazione, ad esempio, sul costo “€ per KW” della ricarica (che varia a seconda del terminale) è in molti casi assente e l’importo totale può essere letto solamente al termine dell’operazione. Risulta quindi molto difficile per chi viaggia con l’auto elettrica scegliere preventivamente la miglior offerta e raggiungere la stazione di ricarica più vantaggiosa.

Il sondaggio riporta invece una sostanziale soddisfazione dei francesi riguardo le tariffe delle colonnine. Grazie anche allo “scudo” tariffario introdotto dal governo, in Francia i prezzi dell’energia nei punti di ricarica sono ancora molto contenuti.

Parcheggio con ricarica per EV – autoruote4x4.com (foto rawpixel)

La situazione in Italia

Le carenze del sistema informativo riguardo le stazioni di ricarica sono un problema ovviamente anche italiano: chi possiede un EV deve tenere conto di prezzi anche molto differenti fra i vari punti di ricarica (ma questo in forma lieve avviene anche con il carburante), di politiche (a volte complicate) di abbonamento e del fattore di velocità (ricarica lenta, veloce, ultraveloce, etc).

In realtà, al di là dei risultati del sondaggio, la complessità del “mondo a zero emissioni” sembra essere più una questione di abitudini e di pratica. Sperando di veder presto colmato il deficit informativo rilevato per le ricariche, ci auguriamo che gli automobilisti europei possano presto adattarsi alle caratteristiche di questo nuovo sistema di mobilità.