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Caro carburante, scatta l’obbligo | Una rivincita dopo anni di prezzi alle stelle

Nuova svolta per il rincaro carburanti: ecco cosa cambia – Autoruote4x4.com (Freepik.com)

Lunghi viaggi in programma per l’esodo estivo e paura per il caro carburanti. Il Governo va verso la trasparenza: ecco cosa è cambiato dai distributori di benzina.

Si avvicina il periodo di ferie estive e sono milioni gli italiani in procinti di iniziare le vacanze estive, raggiungendo con le loro auto le mete di villeggiatura. Nota dolente degli ultimi mesi è però il caro carburanti, che sta mettendo in ginocchio distributori e consumatori; in particolare, i consumatori si trovano costretti a lasciare l’auto in garage per non andare incontro a una spesa sui carburati davvero eccessiva.

Negli ultimi mesi, a iniziare dal 2023, i prezzi dei carburanti hanno subito delle oscillazioni poco controllate e purtroppo tutte a rialzo per i consumatori. L’aumento incontrollato dei prezzi su benzina e diesel ha fatto sì che si creassero file chilometriche per rifornirsi dal distributori più conveniente.

Per arginare la corsa al distributore più economico e creare competizione e concorrenza sleale tra i gestori, il Governo ha varato una nuova normativa che mira a una più completa e sana trasparenza nei costi sui carburanti. La svolta decisiva si è resa indispensabile alla luce degli aumenti degli ultimi giorni, ma sta già provocando polemiche e malcontento.

Da oggi quindi la nuova norma entra in vigore e comprenderà l’obbligo da parte dei distributori di benzina di dover esporre chiaramente il prezzo medio dei costi dei carburanti vicino ai prezzi di vendita al pubblico. Cosa significa questa manovra? Come mai si è resa necessaria? Spieghiamolo in breve.

Norma contro il rincaro

Il 1° agosto 2023 è entrata ufficialmente in vigore la legge del Governo che obbliga tutti i distributori di carburante a esporre, con cartelli chiari e ben visibili, i prezzi medi di vendita del carburante. La norma non è stata presa molto bene, e anzi è entrata in vigore tra il malcontento generale dei venditori che trovano la trasparenza del Governo solo una sorta di “specchietto per le allodole” che va a discapito dei loro interessi. Di certo la legge ha il suo perché: è stata approvata come una legge contro le speculazioni in merito al costo dei carburanti e come una soluzione al rincaro dei prezzi della benzina.

I benzinai hanno quindi malvolentieri apposto nei loro distributori i cartelloni che segnalano i prezzi medi di acquisto del carburante. In questo modo, il consumatore può decidere sulla base dei prezzi a disposizione da quale gestore rifornirsi e a quale prezzo. Con questa mossa è stata garantita la trasparenza verso i consumatori e si sta cercando di impedire le speculazioni di alcuni proprietari di pompe di benzina che alzavano i prezzi di molto rispetto a quelli medi di vendita.

Cartelli con prezzi medi sul carburante – Autoruote4x4.com (Freepik.com)

Le polemiche contro la legge

Come abbiamo già detto, i benzinai non hanno reagito bene alla cosa, tanto che qualche giorno fa hanno fatto ricorso al Tar per “l’assoluta inutilità del fatto“; un ricorso che è stato rigettato dal Tribunale e che ha fatto sì che già da stamattina si possano leggere i prezzi medi dei carburanti in ogni distributore autorizzato. Un po’ per buonsenso e un po’ per paura delle ripercussioni, pare che tutti già da stamani stiano rispettando questa normativa: i gestori che dovessero rifiutarsi di esporre il cartello in evidenza vanno incontro a multe dai 200 ai 2.000 euro (in base al reddito).

Certo, il Governo non ha stabilito dove andasse applicato il cartello che segnala i prezzi medi: ecco quindi che sono già in molti ad aver scelto soluzioni creative per non andare contro la norma ma anche per rendere questo cartello quanto meno visibile in assoluto. Se ci sono state polemiche tra i benzinai, secondo i sondaggi i consumatori sembrano entusiasti della soluzione e sperano che possa risolvere il caro carburanti che li sta mettendo in ginocchio.