Truffa alla pompa di benzina: ti fregano i soldi con questo trucchetto | Scopri come smascherarli
Alcuni distributori continuano a truffare gli automobilisti utilizzando un sistema subdolo e non sempre facile da individuare
Fare il pieno è diventato un’epopea. Solo pochi giorni fa sono scattati nuovi aumenti per diesel e benzina, arrivati ormai a toccare valori record in autostrada.
Da alcuni rilievi effettuati sulla rete autostradale da Assoutenti, che ha pubblicato la mappa aggiornata del caro-carburante in Italia, emerge con chiarezza un trend preoccupante.
La benzina ha in certe aree del Paese sfondato quota 2,50 euro al litro, mentre il gasolio ha toccato i 2,40 euro. Prezzi mai così alti dallo scoppio del conflitto in Ucraina.
Considerando che dal 1° agosto scatterà l’obbligo per tutti i gestori di esporre il doppio prezzo (media nazionale – prezzo applicato alla pompa), la situazione sembra nascondere un tentativo di “fare cartello” per innalzare il più possibile il prezzo medio nazionale.
La scalata dei prezzi
Sarebbe proprio una gran coincidenza che a ridosso della data fatidica, i distributori abbiano un po’ dappertutto alzato il prezzo del carburante a livelli inaccettabili. La mossa sa molto di ‘botta e risposta’ alle decisioni del Governo di monitorare da vicino il tentativo di speculazione da parte dei gestori furbetti e di favorire così la trasparenza e la scelta consapevole dei consumatori.
La strategia dei distributori è questa: se tutti alzano i prezzi, anche la media nazionale si alzerà, facendo passare poi per vantaggioso fare benzina ad esempio a 2,30 euro al litro. L’ascesa dei listini sta suscitando forti preoccupazioni, tanto che sono già arrivate al governo nuove richieste di monitoraggio da parte delle associazioni dei consumatori, le quali chiedono di ricorrere a Mister Prezzi e alla Commissione di allerta rapida per monitorare con attenzione l’andamento dei prezzi di benzina e gasolio e svelare gli oscuri retroscena dietro al processo di formazione del prezzo.
Oltre al danno, la beffa delle pompe manomesse
Come se tutto ciò non bastasse, continuiamo ad assistere anche al fenomeno dei benzinai truffaldini che utilizzano metodi fraudolenti per spillare più soldi agli automobilisti. Già durante l’inverno le Fiamme Gialle avevano iniziato a indagare su alcune segnalazioni arrivate dai consumatori che evidenziavano incongruenze tra la quantità di carburante erogato dalla pompa e il prezzo dichiarato. Dalle prime indagini a tappeto si venne a conoscenza di alcuni trucchi utilizzati per arrotondare i prezzi cercando di fregare il consumatore.
Uno di questi è proprio quello che ha svelato un utente di tiktok in un video, dove si vede come, estratto l’erogatore, l’impianto abbia iniziato a conteggiare l’importo senza la fuoriuscita di nemmeno una goccia di benzina. Un altro tentativo di manomissione scoperto dalle Fiamme Gialle qualche mese fa prevedeva la stessa dinamica di frode, ma il conteggio dell’importo era regolato da un mini telecomando in mano al gestore del distributore. Per rilevare potenziali manomissioni come questa, un trucco è prestare particolare attenzione a segnali come un consumo di carburante sospettosamente elevato o una pompa che scorre troppo rapidamente. Per verificare la correttezza del contatore si consiglia di monitorare il flusso di carburante e il costo del rifornimento, segnalando eventuali anomalie alle autorità competenti.